Fassone piemontese
La Piemontese è una delle razze più pregiate al mondo, la sua carne è unica, magra, ma allo stesso tempo particolarmente gustosa; inoltre ha una discreta predisposizione anche per la produzione di latte.
Del bovino di Razza Piemontese si può mangiare tutto, dal filetto al sottofiletto, dalla coscia alla spalla e poi ossobuco, testina, lingua, coda e il cosiddetto “quinto quarto” che, se l’animale è stato allevato come di dovere, è la quintessenza dei sapori. Tradizionalmente dedicata a piatti della cucina langarola come il vitello tonnato, il bollito misto o il brasato al Barolo (o nella variante al Barbera) ma anche cruda come antipasto (“battuto di fassone”).
La presenza sul territorio Piemontese della razza Fassona come noi oggi la conosciamo risale a qualche millennio fa quando la specie autoctona pura si fuse con degli Zebù provenienti dall’attuale Pakistan, rendendo la Fassona unica per i muscoli ipertrofici e per la resa delle carni tenere. Se a tutto questo si aggiunge la sapienza degli uomini che da millenni hanno imparato a conoscere questo animale come resa commerciale e come forza lavoro il risultato odierno sono animali adatti al traino e carni frollate quanto basta e gustose al tempo stesso. La creazione da parte di esperti macellai di “porzionature” dei tagli nobili e non della razza Fassona, rende questa carne adatta al consumo familiare ma anche all’alta ristorazione.